Caro Facebook, oggi scrivo io un reclamo inutile.

Update: ricevo da alcuni amici notizie e screenshot su altri blocchi insensati dell’ algoritmo di facebook. Mi hanno scritto in questi giorni cose assurde, che andavano dall’evita di usare parolacce a ‘eh ma mica tutti gli uomini sono così’, dimostrando che quando indichi la luna la gente guarda il dito. Tu parli di una censura che viene fatta in modo privo di analisi del testo, e ti rispondono ‘eh ma è colpa tua’ o ‘eh però anche le donne lo fanno’. Pazienza. A me interessa quello che succede essendo in balìa di un algoritmo e senza una figura umana che può risolvere la situazione. Posto alcuni commenti qui che di sicuro
facebook non me li cassa.

È una settimana che ho il profilo facebook bloccato.

Resterà bloccato fino al 5 maggio.

Dice ‘e che hai fatto? Hai bestemmiato contro Zuckerberg?’

Niente di tutto questo. Ma ho una storia di blocchi per bullismo, quello sì.

Sì, ho scritto per bullismo. Succede che mi capita di incontrare persone che scrivono cose contro gay, donne o immigrati, cose così offensive, che mi parte il ‘sei una testa di cazzo’ facile.

Però io non li segnalo, loro. Anche perché facebook così attento alla sua policy ogni volta che segnali commenti di razzisti, misogini, omofobi e fasci ti risponde che il commento non viola la sua policy.

Nemmeno se segnali gente che minaccia di morte o invita a impiccarsi, violano la policy. Chiedimi come lo so.

Ma quando sono io a scrivere che uno si sta dimostrando una testa di cazzo (novantanove volte su cento è uomo) quello mi segnala per bullismo.

E a facebook non interessa che sia davvero bullismo. Sospende il profilo. La prima volta per poche ore. Se capita di nuovo per 24 ore. Poi per tre giorni, per una settimana e infine arriva la purga massima. 30 giorni. Poi non so, alla prossima mi portano in piazza Campo de’ Fiori e mi danno fuoco.

Le prime volte che ti bloccano nemmeno te ne accorgi. Non ti preoccupi. Tanto sono poche ore.

Spesso non capisci nemmeno il motivo del blocco. Lo scorso anno mi è capitato di trovarmi blocchi per commenti che violavano la policy di cui non ho avuto traccia.

Cosa contesti in quelle condizioni? Non puoi.

Negli ultimi mesi, più o meno da ottobre, invece ho potuto leggere i commenti che secondo facebook violavano la policy. Sapevo esattamente a cosa erano dovuti.

Ora, cari 23 lettori, potete anche non crederci ma non prendo sempre a parolacce gli sconosciuti su facebook. Di solito preferisco il sarcasmo.

Quando li chiamo teste di cazzo è perché evidentemente lo sono.

E hanno prima offeso una quantità di minoranze con le loro parole. A volte hanno anche offeso l’antifascismo su cui si basa la nostra Costituzione e la Repubblica.

Questo però per facebook non conta. Io ho scritto una parolaccia. Cazzo è una parola che usano i bulli. O nel mio caso le bulle. Sono donna, non posso dire a un uomo che è una testa di cazzo, nemmeno se ha appena scritto che le femministe sono paragonabili a Hitler (è successo con il mio penultimo blocco, durato una settimana. Ora, tra chiamare una Hitler e chiamare uno testa di cazzo credo che nessuno abbia dubbi su quale sia l’offesa peggiore. Solo che io non ho bisogno di chiamare la mamma se mi chiami Hitler. Ti rispondo. I maschi alpha no. Loro sono vigliacchi e hanno bisogno della mamma. Quindi vai di segnalazione per bullismo. Bravi. Che coraggio da leoni).

Quindi io mi sono trovata una serie di blocchi per bullismo per aver usato la parola cazzo in commenti rivolti a delle teste di cazzo.

Anche se la volta migliore è stata l’ultima, quando non ho offeso nessuno ma ho usato una espressione romanesca piuttosto colorita per fare un esempio.

Ditemi se è un commento da segnalare per intimidazione o bullismo.

Dovrebbero censurare più o meno tutta la zona che va da Roma in giù. Con delle incursioni su Bergamo, Brescia e tutto il Veneto.

Però niente, qualcuno ha deciso che andava segnalato il commento e mi hanno bloccato per bullismo.

Si può contestare? Si può.

Ma per contestare una decisione di facebook quasi quasi ci vuole un’udienza della Corte Suprema.

Per la contestazione ti mandano questo messaggio in cui si entra in un link dove compili pagine su pagine spiegando le tue motivazioni ma ti avvertono che loro decidono quali decisioni rivedere a campione e comunque hanno 90 giorni di tempo per elaborare.

Insomma puoi farlo ma non serve a un cazzo (BULLA!)

Io comunque ho fatto quello che diceva il link.

Ho scritto e spiegato tutto, e a un certo punto mi è uscita tutta la policy di facebook in materia di bullismo.

E sapete cosa ho scoperto? Che nessuno dei miei commenti eliminati in precedenza era bullismo.

Lo sapevo, eh. Ma era scritto nero su bianco.

Bloccare il mio profilo non appena qualcuno si è sentito offeso per una parolaccia significa che l’algoritmo riconosce una parolaccia come linguaggio da bullo, senza preoccuparsi del contesto in cui viene utilizzata.

Non credo di aver bisogno di spiegare quanto è pericoloso questo tipo di controllo per la libertà di espressione.

Tra l’altro avrei delle considera da fare pure sulla questione dell’hate speech che nasce come un intento legittimo ma arriva a estremi che portano a censurare pure ciò che non è di fatto un atto di odio o bullismo, e questa cosa andrebbe un po’ rivista.

Ma non è questo il punto.

Il punto è che facebook non ha un controllo dei contenuti reale. Abbiamo tutti potuto constatare che non conta il senso del commento per facebook. Non c’è più un controllo umano. C’è il solo governo dell’algoritmo. E l’algoritmo non pensa. Riconosce solo parole che non sono appropriate e pure il precedente numero di blocchi.

Io mi trovo il profilo bloccato per un mese per questa situazione:

Visto così sembra il profilo di uno che va in giro a menare i compagni delle medie.

Invece sono tutti blocchi che ho preso per aver chiamato delle teste di cazzo autentiche perché fasciste, razziste z omofobe e misogine con il loro nome.

Avrei potuto contestare già la prima volta? Col senno di poi avrei dovuto, screenshottando qualsiasi cosa.

Ma un po’ non pensi valga la pena contestare un blocco di poche ore, nemmeno di tre giorni. E molto la procedura fa passare la voglia soprattutto per le sue tempistiche e la sua casualità.

Diciamo che sono stata presa per sfinimento. E che dovrò imparare a usare facebook molto meno per interagire con i miei contatti e molto più per le cose che mi servono. Di fatto, le mie pagine. I discorsi sul femminismo. La condivisione delle mie recensioni.

Ora, perché uso i reclami inutili per parlare di un reclamo vero?

Perché da qualche tempo sulla pagina facebook mi arrivano reclami di persone (a volte sgradevoli, per carità) che si lamentano di blocchi per usi non appropriati del loro profilo.

E perché qualche amicə si è trovatə nella mia stessa situazione, anche se con meno frequenza.

Posto qui gli ultimi reclami ricevuti, degli ultimi due giorni:

Ne ho altri, su questa falsariga. Non posto il bifolco che si lamentava di non poter insultare i musulmani perché c’è sempre l’eccezione che conferma la regola, ma qui stanno diventando una legione. E insomma forse c’è un problema, nella gestione delle segnalazioni.

Fatemi sapere se è successo anche a voi perché ho un contatto che sta scrivendo un post sulla questione e sarebbe utile un confronto.

Torno a fare altre cose mentre finisce la purga.

State bene.

6 pensieri su “Caro Facebook, oggi scrivo io un reclamo inutile.

  1. Io una volta sono stato bannato per aver detto che Ultimo (il cantante) è BORIOSO. Cioè secondo il f**** algoritmo “borioso” viola gli standard della Community.
    D’altro canto sono mesi che segnalo una serie di pagine truffaldine di un tizio che si spaccia per numerosi speaker radiofonici più o meno famosi (l’ho segnalato a Linus che mi ha anche risposto di esserne al corrente) e che scrive alla gente nei commenti “complimenti! hai vinto 1000 euro!” invitando a cliccare su un link dove vengono richiesti i dati della carta di credito. Per carità ,chi ci casca è un allocco, ma il fatto che Facebook dopo mie (e non solo mie) ripetute segnalazioni per Account Falso, Nome Falso, Frode / Truffa non sia ancora intervenuta, anzi mi risponde che va tutto bene, la dice lunga su dove andremo a finire con questa smania di usare l’intelligenza artificiale ovunque. Intelligenza artificiale che di intelligente non ha proprio nulla.

  2. Stessa situazione o se perdo le staffe contro omofobi, maschilisti e bulli o se sono sarcastica. È davvero fastidioso! Soprattutto perché quando segnali roba veramente pericolosa di gente cattiva non succede niente il 99% delle volte per gli algoritmi va tutto bene

    1. Guarda, mi capiti a fagiuolo perché mi hanno ribloccato proprio oggi il profilo per 30 giorni.
      Per un commento evidentemente ironico. A tutti a parte l’algoritmo.

  3. Io mi avveleno ogni volta che segnalo commenti gravi, anzi gravissimi, e fb mi risponde “capiamo che ti dà fastidio, ma è tutto lecito”, davvero mi sale un nervoso!

    Tu, prova a imparare a scrivere “ca**o” e non ti fanno nulla.

    Io adoro le parafrasi: “a membro di segugio” o “prodotto del metabolismo intestinale” non vengono scoperti in automatico. Anche gli insulti tipo “per farti visitare il cervello, devi andare dall’urologo” non sono male.

    *La (tua) calma risulterà molto più destabilzzante per tipi del genere che la tua rabbia.*

    “La prego, continui a parlare! Per la legge dei grandi numeri, Lei prima o poi dovrà pur dire qualcosa di intelligente!”

    1. Vedi, se nella policy ci fosse scritto esplicitamente che non si possono usare parolacce potrei capire. Le bestemmie non sono consentite, nemmeno per la legge, e io uso acronimi. Ma le parolacce vanno random. Gente che scrive tutto il turpiloquio che vuole non viene toccata. Io lo scrivo a persone che hanno evidentemente un problema enorme di ego per cui loro possono insultare ma una donna nemmeno per sogno, invece, segnalano e a quel punto la parola diventa proibita. Questa cosa è proprio pericolosa da un punto di vista della libertà di espressione.

Ehi, tu che stai per commentare. Sei proprio sicuro che il link al tuo blog inserito in calce al commento sia necessario?

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