Umberto Ambrosoli su facebook ringrazia. È un ringraziamento di poche parole, un grazie a tutti di cuore.
Gli ho messo il solito striminzito like che permette facebook, sulla bacheca di un amico, perché non ho mai chiesto l’amicizia di Umberto Ambrosoli.
Non ci conosciamo, pure se l’ho votato e ho fatto i pianti sulla storia di suo padre, l’ho messo sulla mensola delle persone che vado a spolverare tutte le mattine appena sveglia, insieme al nonno e a qualcun altro che è morto troppo presto.
Però gli vorrei dire che non è lui, a dover ringraziare. Siamo noi.
Suo padre è uno dei pochi motivi per cui le persone normali possono ancora sentire un po’ di orgoglio, quando si pensano italiane. Non tutte, eh. ma alcune sì.
Ci mancherebbe che quando suo figlio esce da un’aula in silenzio per rispetto alla sua memoria debba restare solo.
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